Paure e fobie

Esistono tante realtà quante se ne possono inventare

Oscar Wilde

Le monofobie che incontro, durante la mia pratica clinica, sono diverse e spesso originali, come ad esempio: Paura degli aghi (Belonefobia), Paura di guidare (Amaxofobia), Paura dei clown (Coulrofobia).

Parafrasando l’aforisma di Oscar Wilde infatti, potremmo affermare come esistano tante paure quante se ne possono inventare, perché, siccome non esistono limiti alla nostra fantasia, non esistono nemmeno limiti alla nostra capacità di inventarci paure.

La paura del soggetto si focalizza su una singola realtà (un animale, un oggetto, un rumore ecc.).

Le tipologie di paura sembrano cambiare ed evolversi in relazione al nostro stile di vita, per cui oggigiorno, le fobie specifiche più comuni sono molto diverse rispetto a quelle che si presentavano tempi indietro.

Tra le fobie specifiche ne esistono alcune particolarmente ricorrenti, come la paura di volare, la paura di perdere persone care o la paura di animali (ragni, serpenti, cani, piccioni ecc.).

Quali sono le paure (monofobie) più comuni?

Questa classifica deriva dalla rilevazione empirica effettuata dal Centro di Terapia Strategica di Arezzo (Nardone, 2003), dopo molti anni di ricerca sui disturbi fobici.

Paura di volare

Molti pazienti riescono a “sopravvivere” alla paura di volare e magari non sentono neppure l’esigenza di risolverla perché si privano di prendere un aereo! Spesso arrivano a mentire anche a se stessi, affermando che tanto viaggiare non rientra tra i loro interessi. La paura di volare è una delle più comuni negli ultimi anni, cosa che sicuramente rispecchia l’evoluzione dei tempi.

Paura di perdere persone care

Ci sono persone che vivono costantemente con la paura di poter perdere le figure più importanti della loro vita. In questi casi, il soggetto sente come insopportabile l’idea di potersi separare dalle persone che ama e questo lo rende insicuro e vulnerabile, a volte, estremamente oppressivo e morboso.
La persona spesso costruisce dei rapporti affettivi asfissianti e ansiogeni con i propri cari, il partner o i figli, nell’intento di proteggerli o di essere protetto.
Citando Giorgio Nardone (2003) si può dire che: “Ancora una volta il tentativo di ridurre la paura patologica finisce per aumentarla o, come in questi casi relazionali, per realizzare proprio ciò che era più temuto”.

Paura di animali o zoofobia

La zoofobia, ovvero la paura esasperata di alcuni animali, rappresenta l’espressione dell’evoluzione delle fobie in conseguenza ai cambiamenti socioambientali.
Vivere in città ha infatti portato con sé nuove forme di zoofobia, rivolte ad esempio ai piccioni, ai ratti (musofobia) e ai cani (cinofobia).

Altre monofobie ad oggi diffuse

Altre monofobie, oggi molto comuni, sono quelle relative all’altezza (acrofobia), ai luoghi chiusi (claustrofobia), al rimanere soli o allontanarsi da luoghi considerati sicuri (agorafobia).

La paura diventa per la persona una sorta lente con la quale analizzare tutto ciò che percepisce. Quello che la fa stare male è l’innescarsi di tutte le usuali reazioni fisiologiche che accompagnano il panico: tachicardia, vertigini, respirazione affannosa, senso di perdita di controllo, ecc.

  • Acluofobia

    la paura del buio

  • Anginofobia

    la paura di soffocare

  • Brontofobia

    la paura dei tuoni

  • Ematofobia

    la paura di vomitare o di vedere altre persone farlo

  • Eritrofobia

    la paura di arrossire in pubblico

  • Gerontofobia

    la paura di invecchiare

  • Glossofobia

    la paura di parlare in pubblico

  • Idrofobia

    la paura dell’acqua e dei liquidi in genere

Come superare paure e fobie in tempi brevi

In caso di monofobia, la tentata soluzione principale, adottata dalla persona per risolvere il problema, ma che in realtà lo fa peggiorare ulteriormente, è quella dell’evitamento.

Anche se il soggetto riuscirà a vivere la propria quotidianità serenamente, il continuare a non affrontare l’oggetto della sua paura lo renderà ancora più terribile e oscuro. Infatti, come già sostenevano gli antichi, sono spesso le cose che non conosciamo ad incuterci più timore.

Potrebbe accadere che una persona riesca quasi totalmente a tenere lontano dalla sua quotidianità la situazione temuta ma volte possono accadere nella sua vita alcuni cambiamenti che la costringono a “fare i conti” con l’oggetto della propria paura, ed è proprio in questi casi che il panico compare con tutta la sua forza, portando la persona a rivolgersi ad uno specialista.

“Conoscere il nemico per combatterlo”

Considerando che queste paure sono irrazionali, richiedono un intervento che ne ricalchi la struttura, basato sul provocare cambiamenti inizialmente inconsapevoli e, solo successivamente, consapevoli.

I miei contatti

Contatti

Piazza Gabriotti, 5
06012 Città di Castello PG

Orari:

Lun-Ven: 9:00-18:00
Sab: 8:00-14:00
Dom: chiuso

Gloria Banelli - MioDottore.it
Open Chat
1
Close chat
Se hai una domanda, un dubbio o un problema inviami un messaggio, ti risponderò il prima possibile!

Invia un messaggio